10 film sui viaggi a piedi
Nelle fredde serate invernali è molto piacevole rilassarsi al caldo guardando un film. Magari per avere nuovi spunti per il prossimo viaggio nella lista dei desideri, o semplicemente per rivivere le emozioni provate durante le nostre esperienze di cammino.
Vi consiglio 10 film a tematica, più o meno conosciuti. Alcuni sono biografici, altri di fantasia, ma tutti carichi di emozioni.
Buona visione!
Wild (Jean-Marc Vallée, 2014)
Il film è tratto dal libro “Wild – Una storia selvaggia di avventura e rinascita” scritto dalla stessa protagonista che decide di affrontare il Pacific Crest Trail a piedi, un percorso di oltre 1.600 km lungo la costa del Pacifico caratterizzato dall’alternanza di deserti rocciosi, montagne innevate e rigogliose foreste.
Una sfida anche per gli escursionisti più esperti, che rappresenterà per la protagonista Cheryl Strayed il modo per rimettere insieme i pezzi della sua vita completamente sconvolta.
Alla ricerca di se stessa intraprende questo lungo e solitario viaggio, affrontando le bellezze e i pericoli della natura selvaggia e riscoprendo l’aiuto degli altri nei momenti difficili.
Il Cammino per Santiago – The Way (Emilio Estevez, 2010)
Tom, un medico americano, riceve un giorno la notizia della morte di suo figlio Daniel sui Pirenei. Giunto in Europa per recuperare le spoglie del figlio, scopre che Daniel aveva intrapreso il Cammino di Santiago.
Con la scatola delle ceneri nello zaino, Tom decide di camminare al posto del figlio e di portare a termine il suo viaggio. Lungo la via, incontra alcuni compagni di strada che lo strapperanno alla solitudine e lo costringeranno all’esperienza.
A walk in the woods – A spasso nel bosco (Ken Kwapis, 2015)
Il film è tratto dal diario di Bill Bryson “Una passeggiata nei boschi” in cui narra umoristicamente la sua avventura con l’amico Stephen Katz, mentre attraversa uno dei sentieri escursionistici più celebri del mondo, il sentiero degli Appalachi.
L’anziano scrittore decide di cimentarsi nell’impegnativa escursione, ma su insistenza della moglie, preoccupata per la sua incolumità, cerca un compagno con cui condividere il cammino.
L’unica persona disponibile all’impresa è un vecchio amico che non vede da anni e con cui aveva affrontato un rocambolesco viaggio in Europa più di quarant’anni prima. I due si avventurano così in un’esperienza che riserverà loro parecchie sorprese.
Ascensione – “Ascension” (Ludovic Bernard, 2017)
Il film è ispirato a una storia vera di un giornalista franco-algerino, Nadir Dendoune, che ha raggiunto la vetta dell’Himalaya per dimostrare come anche un immigrato della banlieue potesse fare qualcosa di più che vivere nel degrado sociale.
L’impresa svolta nel 2008 destò un notevole interesse nel pubblico francese. In seguito, Dendoune scrisse un libro sull’esperienza dal titolo “Un tocard sur le toit du monde”.
La trama del film discosta dalla storia reale, ma di fondo conserva il messaggio di Dendoune. Samy è un giovane franco-senegalese innamorato di Nadiache però non lo corrisponde. Un giorno, tra lo scherzo e la serietà il ragazzo le propone una sfida, un’occasione con lei nel caso in cui lui fosse riuscito a scalare la vetta dell’Everest.
Nadia accetta pensando che si tratti di uno scherzo. Invece Samy, completamente inesperto in alpinismo, intraprende l’impresa verso l’Himalaya. Troverà dei compagni di viaggio pronti a supportarlo fino alla fine, anche uno sponsor e una copertura radiofonica integrale che terrà tutta la Francia col fiato sospeso, trasformando la sua storia in un vero e proprio caso mediatico.
Into the wild – Nelle terre selvagge (Sean Penn, 2007)
Il film racconta la vera storia di Christopher McCandless, un giovane benestante che rinuncia a tutte le sue sicurezze materiali per immergersi nella natura selvaggia delle terre sconfinate dell’Alaska.
La sua inquietudine, in parte dovuta al cattivo rapporto con la famiglia e in parte alle letture di autori anticonformisti come Thoreau e London, lo porta a viaggiare a piedi per due anni negli Stati Uniti e nel Messico del nord.
Durante il suo lungo viaggio verso l’Alaska incontrerà sulla sua strada alcuni personaggi a cui cambierà la vita con il suo messaggio di libertà e amore fraterno e dai quali riceverà la formazione necessaria per affrontare le immense terre dell’Alaska. Qui trova la natura selvaggia ed incontaminata che, con il passare del tempo, lo porta ad uno stato di felicità interiore, da cui viene pervaso.
Raggiunta la natura selvaggia ed incontaminata dell’Alaska, Christopher vive cibandosi di selvaggina e bacche. Purtroppo le sue conoscenze non sono sufficienti per vivere in un ambiente così difficile e si troverà a realizzare che la felicità è autentica solo se condivisa.
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La seguente tranche di film che ho scelto per voi rispecchia una tematica più ampia del cammino a piedi. Sono trattati argomenti come le tecniche di sopravvivenza e di bushcrafting, le esperienze di vita e le imprese estreme nel mondo dell’alpinismo.
Sei vie per Santiago – Walking the Camino (Lydia B. Smith, 2015)
È un film documentario autobiografico e itinerante che segue da vicino un gruppo di pellegrini che affrontano il viaggio, ognuno con le proprie ragioni, motivazioni e aspettative. Sei persone a confronto, con vite e storie diverse.
Sembra che molti, dopo la visione del film, abbiano deciso di intraprendere il Cammino di Santiago. E tu?
Senza lasciare traccia – Leave no trace (Debra Granik, 2018)
Il film è ispirato al romanzo My Abandonment scritto da Peter Rock. È interessante per il suo doppio taglio dal punto di vista psicologico, uno dei protagonisti soffre del disturbo post traumatico da stress, e dal punto di vista delle tecniche di bushcrafting e di sopravvivenza.
Will, ex veterano di guerra traumatizzato, si è ritirato volontariamente dal mondo vivendo nella foresta con la figlia Tom. Esperto nell’arte della sopravvivenza, Will trasmette a Tom solide conoscenze e vivono clandestinamente nel parco nazionale di Portland.
Dopo essere stati scoperti, vengono affidati ai servizi sociali che li obbligano a vivere e lavorare in una comunità. Will non riesce ad adattarsi alla nuova vita, mentre Tom inizia ad apprezzare uno stile di vita più stabile.
Tracks – Attraverso il deserto (John Curran, 2013)
Il film è tratto dal libro autobiografico Orme (Tracks), che racconta la vera storia di Robyn Davidson, che nel 1977 attraversò il deserto australiano.
Nel 1977 Robyn Davidson attraversa il deserto australiano per 2.700 km, partendo da Alice Springs fino ad arrivare all’Oceano Indiano, con la sola compagnia di quattro dromedari ed il suo fedele cane.
Seguita saltuariamente dal fotografo Rick Smolan della National Geographic, Robyn affronta un lungo viaggio prevalentemente solitario durante il quale si scontra con avversità sia fisiche che emotive accompagnata da angosciosi ricordi infantili che le danno la forza di superare con la fatica e con la volontà il dolore imposto dal deserto.
K2 – La montagna degli italiani
È una miniserie televisiva della Rai, strutturata in due episodi, che narra le vicende della scalata italiana al K2 nel 1954, guidata da Ardito Desio.
L’impresa, oltre ad essere famosa per la gloriosa scalata (8611m), lo è stata anche per le amare controversie durate 50 anni tra l’alpinista Walter Bonatti ed il Cai.
Un contributo fondamentale e imprescindibile nel raggiungimento del successo fu dato da Walter Bonatti e Amir Mahdi che, per portare le bombole d’ossigeno necessarie alla salita nella vetta di Compagnoni e Lacedelli, furono costretti a bivaccare nella notte a circa 8100 metri rischiando la vita.
Selvaggi in fuga – Hunt for the Wilderpeople (Taika Waititi, 2016)
Ricky, un ragazzino di città, viene dato in affidamento a una famiglia di campagna della Nuova Zelanda. Si sente subito a casa con la nuova famiglia. A seguito di un drammatico avvenimento, Ricky rischia di essere trasferito in un’altra casa e decide di fuggire nella foresta.
Inizia una rocambolesca caccia all’uomo da parte dei servizi sociali, un film divertente dove le risate si alternano ai colpi di scena.