L’aglio orsino dal bosco alla tavola
Durante le mie escursioni mi può capitare di imbattermi in qualche distesa di piantine di aglio orsino (Allium ursinum) e se è possibile raccoglierlo, ne prendo qualche foglia per preparare una pasta, un’insalata fresca o per aromatizzare il pollo alla griglia. Si può impiegare in molti modi, basta solo un pizzico di fantasia culinaria.
L’aglio orsino è una pianta aromatica che può essere usata in sostituzione dell’aglio coltivato, il suo sapore è molto intenso e al tempo stesso delicato che si presta benissimo a dare un tocco di sapore speciale ai nostri piatti.
Personalmente preferisco usarlo appena colto in ricette molto semplici per risaltare tutto il suo aroma. Lo prediligo come condimento fresco o leggermente saltato in padella nell’olio d’oliva extra vergine.
Proprietà
All’Allium ursinum sono attribuite molte proprietà, le più rinomate sono quelle depurative, antisettiche, antibiotiche, antimicotiche, antiasmatiche, ipotensive, diuretiche, vaso-dilatatrici e febbrifughe. Ma ce ne sono molte altre che si possono leggere su un buon libro di erboristeria.
Le mie ricette: facili e veloci
Un modo molto semplice e veloce per cucinarlo è la preparazione del condimento per la pasta. Sono sufficienti poche foglioline, appena colte e ben lavate sotto l’acqua corrente. Si asciugano delicatamente con un tovagliolino di carta e si tagliano finemente. Si saltano rapidamente in padella con un po’ di olio extra vergine e sale, giusto per far sprigionare il suo sapore e aromatizzare l’olio. Non bisogna farlo annerire, ma deve rimanere verde. Si aggiunge la pasta appena scolata per l’ultimo mezzo minuto di cottura ed il pranzo è servito!
Per chi mangia la carne ed il pesce può mettere una fogliolina fresca di aglio orsino, intera o tritata, sulla fettina/filetto da fare in padella o arrosto.
Per chi è vegetariano/a, oltre a prepararsi la pasta, può aggiungerlo fresco nelle sue insalatone, bastano 2-3 foglie.
N.B. Evitate di consumarlo prima di un appuntamento romantico…
Curiosità
L’origine del suo nome sembra che derivi dal fatto che gli orsi appena risvegliati dal letargo si nutrano in grandissime quantità di questa pianta in modo da riprendere velocemente le proprie forze e da riattivare il loro metabolismo e le loro funzioni vitali.
È possibile coltivarlo in vaso ed averlo a disposizione come le più comuni piante aromatiche.